In un sogno di incompeltezza
si dimena la mia anima maledetta,
senza cercare la salvezza
in un' illuminata cameretta.

Si espande la luce senza calore
in una strada circolare
dove scola il diurno malumore
di chi sa tutti ascoltare.

Scorrono impassibili i volti
di grigie ombre disperate
che i pensieri si son tolti
per delle monete contate.

Piove il freddo sulla nuca
e pugnali accarezzano la pelle
ovunque il caos mi conduca
nella fogna o nelle case più belle.

E il rumore rimane incastrato
nel malandato orecchio
anche quando giaccio rialssato
nel mio rifugio più vecchio.