PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 25/02/2002
IO
che sono
la spirale provvisoria
l'elica doppia
l'organismo che muta
e cerca
un luogo,una dimora
una colonia da fondare
non di miei pari
ma un gineceo
al comando delle operazioni,
con calma, senno/senso
della vita.
Donne dicevo
già perchè dell'uomo
non mi fido tanto
sempre pronto a fotterti
lo sguardo,la moglie,
la tua vita,ed allora
io che posso cambio
il Genoma,l'umano, e rotta la coppia
lascio le donne,
ma a loro tolgo
il primo frammento,
il posto d'Eva lo lascio vuoto,
aspetto.
La riproduzione
sarà per fotocopia/rapida
clonazione doppia,
presto comunque
si azzererà tutto,
e solo chi ha pregato
si salverà,
per gli altri
sarà tempo di cambiare stato.



  • Attualmente 3/5 meriti.
3,0/5 meriti (3 voti)

Mi piace, per la velata ironia con cui affronti il tema della genesi monosessuale, diffidando dell'uomo per i disastri che compie. Da un lato sarei anche d'accordo, ma purtroppo anche fra le donne ci sono persone inaffidabili, egoiste e in definitiva non si risolverebbe molto. Sia uomini che donne devono trovare la strada giusta per realizzare il disegno progettuale per cui siamo nati, un vero specchio della potenza del Creatore.
Ciao
Axel
P.S. Ti spedirò "il mio bambino"

il 05/03/2002 alle 20:16


L'ironia di cui tu parli è per Me palese,
è una parte inscindibile del mio essere,
io sparo a zero,nella poesia sul genere umano, su quei pochi in proporzione,che stanno nelle stanze dei bottoni e decidono per noi su aspetti non marginali della vita.
Se avrò un lavoro,se sarò povero,se sarò
in buona salute alla faccia dell'aria e di ciò di cui ci nutriamo.
Lo sò a volte esagero in un senso o in un'altro per questo la mia ricerca è continua...

Un saluto
Antonio

il 09/03/2002 alle 16:02