PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 24/02/2002
Volano in gruppo
branchi di rondini in cielo,
ne cogli il gioioso passaggio
nei primi accenni di primavera.

Son rare le nuvole
che offuscano il sole,
e piccoli i colpi di vento
che accarezzano i
germogli già in fiore.

Solo il rumore dei passi
rompe il silenzio quì attorno,
camminiamo da molto, vicini
ma sempre senza parlare.

Attimi intensi senza parole
come in attesa di un momento migliore
forse è difficile parlare d'amore
forse è già tardi per ricominciare.

Solo le mani si cercano ancora
in un contatto che porta calore
forse qualcosa può ancora avvenire
qualcosa di grande che si chiama amore.


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Vuoi ridere, Pipos, l'ho scritta stamattina ancora a letto, l'ho battuta senza nessuna correzzione. Ne avevo scritta una migliore ieri sera, mezzo addormentato, ma necessita qualche colpetto quì o là.
Si vede che quando ho sonno, le faccio più di tuo gusto !!!
Ne ho inviate molte questa settimana, ma ne ho scritte di più.
L'amore, si parla sempre dell'amore, poche dell'amore che finisce, quando ruggini si interpongono, ma l'affetto c'è ancora.
E si aspetta qualcosa di grande accada, forse un miracolo, perchè tanta vita passata, non rimanga solo nei ricordi.
Grazie Pipos

Luigi

il 24/02/2002 alle 19:01

E' voglia di credere ancora che non tutto è finito, che qualcosa ancora si può ricostruire.
Che un domani esiste ancora.
Ciao carissima

Luigi

il 25/02/2002 alle 07:32

Ehi io ho avuto l'esclusiva....
;-))))))))))
ciao Luigi

Marco

il 25/02/2002 alle 18:59

Tranquilla, Giovesa, non mi monto la testa.
Il mio male peggiore è la grande solitudine che mi attraversa. Forse sfogo scrivendo tantissimo, questo male moderno. Per non parlare delle mie storie sentimentali che sono state un disastro.
Ma quando mi metto a scrivere, dipingo il mondo che vorrei vivere.
E fa tanto piacere ricevere parole come le tue, dette dalla tua giovane età.
Ciao
Luigi

il 25/02/2002 alle 23:26

Praticamente l'esclusiva, Marco, l'ho scritta ancora a letto e ancora mezzo addormentato.
Solo la seconda metà, l'ho letta in diretta a ROSA-TUTTA-ROSSA che mi ha telefonato mentre ero a letto.
La nostalgia, la malinconia, un tema che mi è caro, ricorrente come le stagioni.

Ciao Marco
Luigi

il 25/02/2002 alle 23:31

Ciao l 'ho letta parecchie volte e ogni volta ha suscitato in me emozioni fortissime.
Credo senza esagerare sia una delle più belle che tu abbia scritto.

Quanti momenti ho vissuto come questi appena descritti, camminando vicino ad un uomo che non sa parlar d'amore....in attesa sempre di giorni migliori!

Ma ancora ho speranza, ancora ci credo e ancora vedo da lontano l'orizzonte su cui finalmente approderò.
Ho tanta pazienza e tanta forza:sai che io non mollo mai!!!

Un abbraccio fortissimo la tua amica Angela

il 27/02/2002 alle 18:46

Anch'io, Angela, sono convinto che assieme a "Nostalgia d'amore", sia una delle più belle che ho scritto. Perchè le situazioni che evoca, senza forzare i toni, o le righe, le abbiamo vissute in molti.
E ci specchiamo col nostro passato.
Lasciando vivere un attimo un pò di speranza, quando i sogni si sono assopiti.
L'ho scritta a letto domenica mattina, in meno di 5 minuti, tanto la sentivo e senza nessuna correzzione.
Ricambio l'abbraccio.
Luigi

il 27/02/2002 alle 20:52