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Utente eliminato
Pubblicata il 24/02/2002
non puoi spuntare all’improvviso e farcirmi di canzoni sulla sicurezza nazionale, dimmi che non hai
mai tradito le aspettative di nessuno, mi dovrà bastare, e non parlare come se non dovessi più tornare,
abbiamo perso il controllo ed andiamo giù, l’indipendenza non ce la farà mai a vincere sulla libertà, la
fine è arrivata, la fine è qui. ma poi penso alla diversità del vedere e del sentire, la tua voce mi colava
nelle orecchie e si appiccicava sulle spalle, le scimmie erano contente di pasteggiare a miele, e poi
penso a quando ti infilavi nel mio cono miope e il dubbio mi allontanava dalla discesa, mi sono fatto
influenzare e non eri più così dolce. sono le grandi verità che sono, e poi le cose più interessanti che
non servono, le frasi fatte che ti aiutano le inutilità che esaltano, pensare di essere mentre chiedi
conferma, l’insicurezza dell’appartenenza e la sicurezza della diversità. è il legame di sangue sulle tue
mani mentre mi strappi le ali, sono le mie piume quelle che agiti lanciandoti da troppo strapiombo, (ma
infondo tra qualche settimana le frasi tra le righe non avranno più senso e mi apparirà tutto così
alieno). ingannare una donna illudendola che la ami alla follia ti da forza, ingannarle due ti da potenza,
ingannarle tre di da divinità. vattene!
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