Raccolgo di lacrime frammenti
sulle sponde di un nero fiume,
dove spiriti da secoli asssenti
si sbronzano di eterno lerciume.
Passando
e contemplando.
La decadenza senza fondo
corrode le mie viscere umane
donodolandomi da moribondo
a inquietante immortale cane.
Inalo l'aria putrescente
di questi luoghi senza tempo
e la ragione si fa assente
mentre i loro cantici sento.
La stanchezza diventa
loro nutrimento e rinasco
l'agonia si allenta
e tra gli umani ricasco.