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Pubblicata il 05/11/2004
E di cristallo s'incrina
l'immagine.
( E poi si rompe.)
Dondola la luna
con la sua mezza faccia,
sotto al ponte.
L'altra metà
sta chiusa in un guanto
nero,
che s'estende a lutto,
sopra un cimitero.


E di cristallo s'incrina
l'immagine,
( e poi tracima)
scende lenta, in gocce di cera
che profuma,
e sosta agli angoli della bocca
a domandare...
e poi dolce si spicchia
come albicocca,
..mentre la lingua
come serpe dolente
un fiumicello di nettare
assapora,
allo scoccare rumoroso
dell'aurora....



Questa l'avevo gia postata qualche mese fa, ma ho voluto ugualmente riproporla per completare il ciclo.
Un grazie particolare e un saluto a tutti voi che mi leggete..( ai commenti rispondo sempre, prima o poi..)
Un grande sorriso di Lunaa
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" ed io assaporo,
adagio
questa oscurità
che scende come un nettare
sopra la città.
Lontano
i dolci profili delle colline
sfiorano la luna.
Mi resta nell'anima
un indimenticato gusto
di notte... "

Si, me la ricordo... però, come vedi, ho cambiato le mie rime :-). sempre bella e da assaporare, come tutti i tuoi versi.
Un bacio a te, dall'hidalgo.
Miguel-hidalgo-de-la-luna.

il 05/11/2004 alle 18:07

:-))
:-))
:-))

il 07/11/2004 alle 22:03

:-))
:-))
:-))

il 07/11/2004 alle 22:03

:-))
:-))
:-))

il 07/11/2004 alle 22:03

tre sorrisi?
ha ha ha anche io a te
saludosss

il 12/11/2004 alle 17:04

,-)
;.)
:-)

il 12/11/2004 alle 17:07

,-)
;.)
:-)

il 12/11/2004 alle 17:07

si si infatti ne allegherò due a questa poesia...Quale grande onore..Un grandissimo abbraccio di Luna Miguelito

il 12/11/2004 alle 17:09