PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 04/11/2004
Come una foglia morta
arresa al suo destino
ondeggio beato nell'aria
ventosa di stagioni
momentanee.
Sò di non appartenermi
da quando ho lasciato
il ramo dal quale
succhiavo la linfa
dell'attaccamento.
Di ora in ora
s'avvicina il bacio
con il morbido tappeto
della trasmutazione.
E nel mio cuor sereno
m'appare gia in visione
il divenir radice
quale ramo occulto
padre di nuovi fiori
da sempre in attesa
come semi umani
di vibrar nel cielo.

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Aspetti un bambino? sarai nuovamente padre?
che bello!!!
ooopss..forse non era questo che volevi dire..
Beh, per la prima volta mi è in parte...occulta!
alba.. :-)

bella comunque... nel tuo stile!

il 04/11/2004 alle 22:56

Ti confesso che è un pò misteriosa anche per "me".
hahahah!!!
Lo spunto è partito dall'osservazione del ciclo infinito di nascita e morte nel quale siamo immersi, ed al quale mi sono gioiosamente abbandonato... e sono uscite queste parole.
Grazie del gentile commento.

un caro e amichevole abbraccio
Papox


il 04/11/2004 alle 23:23

Mi é sfuggito un "Sò" con un accento che non ci voleva...capita ai non poeti, oltre a tutto dilettanti
nello scrivere come me, quando sono presi dal contenuto e persi nell'ispirazione.

l'alter ego di Papox

il 04/11/2004 alle 23:49

Mi é sfuggito un "Sò" con un accento che non ci voleva...capita ai non poeti, oltre a tutto dilettanti
nello scrivere come me, quando sono presi dal contenuto e persi nell'ispirazione.

l'alter ego di Papox

il 04/11/2004 alle 23:49

Grazie nataraja,
...nella semplicità di una visione innocente trovo la chiave della pace,
per continuare nella serenità questo viaggio misterioso chiamato Vita.
Un caro saluto
papox

il 05/11/2004 alle 09:08