PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 02/11/2004
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Sfoglio lemmi da Unicorno,
al divampar le fiamme alte
in quadri innevati d'Austria,
fra teiere addormentate
e silenti costellazioni d'occhi,
che aleggiano d'incenso blu,
sfiorando carnose impressioni
in rilegature di pelle nera,
fra biblioteche di croci rosa
dov'è preziosa la nuda Verità.

Nebulizzati pensieri a mezz'aria,
fra colonie di sandalo oleoso,
tracciano impronte fantasma
su tappeto magico volante,
persi in miagolate trame
di seta e di lana intrecciate,
nell'arazzo di un giorno inventato,
fra ventagli di palpebre chiuse.

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UNa ricercatezza lessicale e letteraria non comune, come sempre, e come spesso mi succede, da "poeta ignorante" quale mi sento, mi suona un po' arcana, per cui non mi addentro in commenti che rischiano di essere solo aria fritta.
Ciò non toglie che mi piace, anche se mi tocca solo sulla pelle e non va più a fondo, ma non prenderla male, è "colpa" mia che non so penetrarne bene i versi.
Eros

il 02/11/2004 alle 19:18

Grazie per il tuo commento, caro Eros, ma capita anche nei quadri surrealisti o futuristi di non potersi addentrare perfettamente nell'idea dell'opera e tuttavia di percepirla a livello inconscio.
E tutto sommato è sufficente.
Un caro saluto
Axel

il 03/11/2004 alle 10:25