PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 23/02/2002
Suono senza eco, nebbia
lucida che vibra un lungo
eterno istante nel mio io...

Stringhe di spazio-tempo,
luce di universi rovesciati
la mente naviga senza moto
in estensione del sogno,
caleidoscopi ghiacciati
le iridi mi specchiano
occhi-di-tigre i pianeti
con anelli incastonati
fuochi azzurri sul velluto,
il corpo sublime attraverso
e dilato senza fine, veli
di galassie incoscienti,
divido la non-materia
in onde cosmiche di gas
che accendono nuove stelle
nel disegno del tuo nome,
il cui suono è sangue
nel calice della vita.
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Il sogno come tempo rigeneratore, gli universi rovesciati e i numerosi richiami al cosmo, il trascendere la materialità, la visione che accompagna il sogno stesso e che accende nuove stelle, tra abbandono ad un'ispirazione potente e razionalizzazione della composizione poetica. Che altro chiedere per far piacevole la lettura?
Bella, complimenti, non mi stancherò facilmente di farti complimenti, perchè sei davvero bravo e colto, e si vede anche se scrivi due righe (ma non è questo il caso).
A presto

P.S. Se hai voglia di dare un'occhiata, ho proposto 2 componimenti nuovi: Zombie del deserto & Spazio Violato. Ciao!
Dario

il 23/02/2002 alle 11:04

E' un piacere ritrovarti sempre sullo stesso piano delle mie visioni, grazie per le parole, volo a vedere le tue opere!
Ciao
Axel

il 23/02/2002 alle 11:29

Già: se non esistesse il sogno - qualcuno direbbe - la vita sarebbe meno amara, non esisterebbero le disillusioni e i risvegli a farci male....
Naturalmente sarebbe molto peggio.
Credo che la forza del sogno stia proprio nell'incognita che racchiude, nell'incommensurabile, negli innumerevoli spunti di fantasia che offre al nostro inconscio; il sogno poi si fa miriade di rinascite parziali nel consapevole.
Il sogno che può devastare il sè o il fuori di sè.
Il sogno, che nasce dal nulla e si dilata nell'universo occupando tutti gli spazi visibili e invisibili.
Il sogno, così fragile, evanescente da poter essere perso in un attimo....
E' davvero bella, e evoca mille riflessioni, ma sono stata buona e te ne ho offerte solo alcune.
Con affetto.
Terry

il 23/02/2002 alle 16:48

Tu sei troppo buona per l'attenzione con cui mi "analizzi", cara Terry, e non mi dispiace affatto leggere le tue interpretazioni, è sempre un comunicare proficuo. C'è tutto quello che dici, come componenti primarie della "sostanza" del sogno, anche se qui, a dire il vero, in più sottindevo, ma è abbastanza soggettivo e nascosto, anche una "creazione" dell'Universo come sogno sognato dal grande Sognatore. (lascia perdere il"gioco" di parole)
A presto, e grazie dell'affetto, pienamente contraccambiato!
Ciao
Axel

il 23/02/2002 alle 16:56

Ero già intenzionata a completare il mio commento, ora ho un motivo in più.
Rispondendo al tuo commento alla mia poesia "Il volo" ti avevo chiesto se hai mai sognato di volare lungo valli e pendii, al di sopra dei monti, ecc, e qui nella tua poesia "leggo" una specie di risposta rispetto alla mia sensazione indescrivibile del sognare di volare.
Inoltre leggendo il tuo testo ho avuto un pensiero per la Creazione (che ho solo sfiorato quando ho parlato di spazi visibili e invisibili) ripercorrendo mentalmente le parole "Creatore del cielo e della terra e di tutte le cose visibili e invisibili".
A presto
Terry

il 23/02/2002 alle 17:10

Penso che tu abbia visto la mia risposta alla tua domanda sul volo, in cui appunto ti dicevo che condivido queste sensazioni ataviche, innate che ha l'uomo sul desiderio del volo, probabilmente perchè in qualche modo noi siamo padroni di questo "movimento" libero, forse spirituale, forse perché ci apparterrà nel nostro futuro o ci è appartenuto ai tempi di Atlantide, o forse perché tutte le notti, quando sognamo, attaccati ad una sottile corda d'argento, lasciamo il nostro corpo e veleggiamo nello spazio astrale di mondi possibili.
Ti do appuntamento questa notte, sulla Luna!
Ciao
Axel

il 23/02/2002 alle 19:22

Ciao Eleonora, il sogno sembra essere territorio d'incontro delle anime, un luogo supremo dove le tracce della materia non contaminano...
grazie per le tue parole, a presto!
Ciao
Axel

il 24/02/2002 alle 21:39