PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 31/10/2004
Non sono un poeta,
sono solo un apprendista
che vuol dirsi alchimista
prim'ancora di raggiungere la meta.

Vorrei donarti la mia arte
(se mai ne avessi una),
chè non siano semplici carte,
ma un bel viaggio sulla luna.

E del Caos che tu disegni
non posso vedere che neri segni,
mentre qui me ne sto seduto
pensando a quel matto caduto.

Che tu odi tali denominazioni
lo so bene amico mio,
ma un cavaliere con le sue azioni
riesco a vedere in te anch'io.

Non importa se il cavaliere è decaduto
(la sua spada avrà forse venduto?):
dei tuoi riccioli biondi
sempre il mio cuore avrà riserbo
anche quando non rispondi,
perchè è caro a me il tuo verbo.

Se la mia mano posso offrirti,
la metto al tuo servizio,
evitando di ferirti
pur cadendo nel precipizio.
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

He, cavalieri, alchimisti e matti mi sembra di essere tornato al medioevo, mi è sempre piaciuta l'era delle leggende e prodezze.

Ave,
Fallen

p.s. i cavaeri decadono se non hanno uno stendardo ;)

il 01/11/2004 alle 14:04