Tavolozza
ormai sporca,
il nero
il bianco
il viola
del mio quadro
i colori più esausti;
fa l'amore il pennello
col più scuro e poi
si stampa nella più bianca delle
sensazioni,
come un graffio ti muovo...
ecco l'apparire del tuo volto!,
ora il colore che niente e tutto
ha gelato e
nonostante il tempo passato
trattiene i più sgargianti sentimenti,
eccole le mie lacrime
come neve che cade dai tuoi occhi
e che bagna i miei piedi......,
si presenta il viola
profumo soffocante
ansia che toglieva
il respiro e donava
fotografie mai scattate,
sfondo d'ira e di passione
troppo accesa;
rimane
nel pennello
secco ed ingiallito:
ciò che sei
ciò che sarai
ciò che eri stata
per un piccolo e sbandato
pittore di parole.