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Pubblicata il 29/10/2004
Il dolore non esiste al fisico senza la ferita ma l'anima si graffia...vetri roventi.
E se sento cedere la tua immagine?Non raccoglierò mai niente. E le impronte sulla sabbia bagnata?Saranno cancellate,inghiottite,mescolate e poi rimodellate.
Ho come la sensazione di aver dimenticato qualcosa. Due petali di rosa negli altri pantaloni.
In fondo ad una tasca.
Gli angeli che fanno male fanno rumore.
Nel sole del pomeriggio.
Non imparerò mai a dimenticare.
Mi piace bisbigliare senza esitare,un filo di malinconia a riflettere un paio d'occhi blù.
E i tramonti rinati?I tramonti trascurati e ai quali abbiamo riservato sguardi d'ammonimento.
Forse lasciando cadere un mazzo di fiori dalla scogliera ci si sente più speciali.
Quando la penna si sposa col foglio bianco, quando le idee vengono imprigionate sulle sue fibre.
Gli angeli che fanno male ti costringono a riflettere e a ricordare.
Non sono necessariamente cattivi,vogliono giocare solo per barare e tornarsene a casa già sapendo che avrebbero intascato la vincita.
Dove cercherai di andare?Dalle parti delle onde increspate dal vento caldo.
Quando i prati giocano con gli odori e il dolore non soffoca più nessuno.
E quand'è così niente pesa più di una piuma, di un filo d'erba o delle ali di una libellula.
E se ti sorrido un motivo c'è. Conservo piccoli lacci colorati alle caviglie esili.
Potrei anche smetterla ora,ma è una forza interiore troppo forte.
Cavalchiamo le onde ad occhi chiusi.
Vorrei tanti bottoni da incollare alle pareti vuote.
Poi arrivi tu e ti lasci cadere a terra,ed io?
Io già lo so che mi siederò accanto a voi.
Non uso orologi,quindi il tempo non mi può penetrare. Voi,voi pizzicate corde fragili e mi piace pensare che pilotate le mie emozioni.
Vorrei soffrire per voi e lasciarmi annientare da missili al cervello. Carne che muore.
Gli angeli che fanno male ti stringono nel sonno e ti regalano piccoli bottoni da conservare.
Tentennano dentro ad una scatola che profuma ancora di biscotti e ad occhi chiusi t'invitano a pescare.
Il bottone che osservo nella mano somiglia a voi,non credete?Siete voi, e i miei capelli s'intrufolano per sigillare.
So che mi odiate e detestate vane parole come le mie;siete in grado di camminare?Dite sì,avete detto sì,bene,cosa fate ancora qui accanto a me?V'accompagnerò ancora una volta su quella strada,mi volterò e penserò: Gli angeli che fanno male m'hanno fatta innamorare d'un bottone ben nascosto dentro una scatola che sa di biscotti.
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spettacolare... non ho ben compreso ki sono i Voi, nè di ki parli, nominandoli "gli angeli ke fanno male".. però esprimi bene le piccole cose di cui è fatta un'esistenza sensibile e tendende a soffrire, pur credendosi forte e impassibile.
la vita non è mai facile. Bisogna voler voltarsi a volte, e riuscire a farlo, pur col rimpianto del tempo trascorso.
buon profumo di biscotti!
kat

il 01/11/2004 alle 11:39