Argenteo luccicar d'acque salmastre;
nero, il vento sfoglia plastiche
ondate, e grigia si fa l'aria,
in perlaceo divenir di nubi,
che il cielo quasi
non s'annebbia.
L'inquietudine mia
respira e bisbiglia silenzi,
libera come i flutti
e le maree, e notturna,
poi, mi sanguina versi
che restano in gola:
e soffocano sguardi
eroici i sorrisi.