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Utente eliminato
Pubblicata il 28/10/2004
Argenteo luccicar d'acque salmastre;
nero, il vento sfoglia plastiche
ondate, e grigia si fa l'aria,
in perlaceo divenir di nubi,
che il cielo quasi
non s'annebbia.

L'inquietudine mia
respira e bisbiglia silenzi,
libera come i flutti
e le maree, e notturna,
poi, mi sanguina versi
che restano in gola:

e soffocano sguardi
eroici i sorrisi.

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Una poesia bellissima, degna di certi quadri dei grandi pittori espressionisti.
Complimenti a te e un salutone.
Michele

il 29/10/2004 alle 17:52