PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 28/10/2004

Di quel colore bianco ed al contempo nero
il cielo impregnato s'è tinto.
Le auto corron con stesso riflesso sui vetri
che in occhi di gente, si vede.
Sol qualche sparuto verde, da suono,
a pochi e poveri passeri che su balcone
s' accalcano nel mendicar bricciola di pane.
Un lenzuolo s' atteggia a fantasma
da vento caldo, gonfio, si dimena.
Tubi innocenti incatenati a muro,
or scheletri appesi aspettano
la tinta di foglie secche,
in parte già accquisita ... a dar loro colore.
Quante stagioni ancor serviranno a tal uopo ?!
Unici superstiti, i pochi pedoni,
che pigri passano confusi.
Camminano le stagioni ed anco il tempo.
Ciò che resta e sol la vita:
sempre più moribonda, sempre più sfuggente.
Al mattino, io, una sola colazione colorata
un wurstel con melanzane in omelette
giallo marron verde, il resto... monòcromo.
L' oroscopo annuncia: ”giornata per voi speciale !”
Le carte , a prescindere, categoricamente negano.
Avvierò il computer e dopo lo studio, il lavoro,
una partita a scacchi ...
forse trufferà il tempo.
E poi con me sola la notte resta,
come compagna porterà nel sonno
qualche carezza ... alla rinfusa,
tramite il lenzuolo che d' antico profuma di lillà.
Ed io tra i suoi consunti merletti
perso ... dormirò ... forse._
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)