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Pubblicata il 27/10/2004
Avrò di contro
un borgo
d'antiche pietre.


Di torri,
preda dei corvi.


Consunto
dall'albore
d'argento
impolverato
che alle pareti
gli s'è addensato,
dal sole
ragguagliato.


Gli strepiti
consueti,
s'arroccano
alle porte,
dischiuse
da musiche
che entrano,
leggendo
di neri semi,
un'alfabeto lento,
sillabato
dal traboccar
del tempo...
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" e in questo silenzio
immobile
il tempo non passa più
e l'eterno
si avvera
sopra questa terra... "

Davvero certi nostri splendidi borghi hanno dentro di loro il sapore del passato immobile fuso col futuro in una eternità di segni e sentimenti...
Una poesia davvero splendida!
Un bacio a te, dall' Hidalgo.
Miguel-hidalgo-de-la-luna.

il 27/10/2004 alle 19:12

lessico pregiato descrizione raffinata. si mi piace. floppo

il 27/10/2004 alle 20:02

pur belli i commenti che mi hanno preceduto parlano di parole e lessico,forse non conoscono come me, la rocca, da cui hai tirato fuori l'anima di pietra!
anh

il 28/10/2004 alle 09:36

grazie, stella..smackkkkkkkkkkkkk
Luna

il 28/10/2004 alle 11:05

si, Michele, questi borghi siamo noi, le nostre radici la nostra magnifica cultura, la nostra esaltante storia..Grazie e una bella giornata per te..Luna

il 28/10/2004 alle 11:09

sei gentile, grazie, ciao
Luna

il 28/10/2004 alle 11:11

bhe..non tutti lo possono, non credi?
:-)

il 28/10/2004 alle 11:12