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Pubblicata il 26/10/2004
Quando presto pioverà
prenderò le gocce
degli angeli
e le riscalderò fra le mani
nei gherigli troverò le frasi
Lascerò che prenderanno
forme strane di preghiera
non di elenchi pronti
o richieste
ma di grazie e lode
Non mi vergognerò
di giungere le mani
e la mia anima
conoscerà un'altra aurora
nata in un giorno di pioggia
sbocciata nel giardino della vita

(Dalla raccolta: "... E tutto sa di vento e mare")
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E' una poesia che coglie il senso più autentico delle cose, e quella pioggia, simbolico lavacro delle miserie umane, diventa qui un paradigma della nostra umanità. Bellissimi versi.
Un caro abbraccio a te.
Michelangelo

il 26/10/2004 alle 17:15

Grazie Michelangelo, un caro saluto anche a te

il 26/10/2004 alle 20:09