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Pubblicata il 23/10/2004
Un anno ti tempo



Signore, Per favore che ore sono

Che temo sia presto per aspettarla

E forse tardi per raggiungerla

In tempo perchè il tempo

Ci dia tregua nello scorrere

E segnare infilzato di lance

Ogni istante di sereno noi

Signore, mi dica per favore

Se la vede avvolta nelle foglie

Di un autunno questo appena scucito

Dal grembo di estate gravida di sole

E vento e sorrisi e lacrime asciugate con le dita

E pagine di libri baciate come fossimo noi

Per favore la chiami con la sua voce

Che la mia non può farlo

Che non può cantare per lei canzoni d’amore

E ballate di sogni e tanghi di passione

E nemmeno sussurrare il suo nome

Ancoranche a labbra chiuse

Non posso io pronunciare le sillabe lettera a lettera

Che pure alle pagine con dovizia

In questo tempo del tempo incatenato

Ho affidato pregne di sogni

E di sogno stilare versi e canti e preghiere

Che anche alle Perseidi notturne ho affidato

Mi dica Signore o forse non è questo il posto

O il tempo o il modo

Perché io la incontri la veda

Mi riempia occhi e anima del suo sconosciuto

Profumo speziato di vento e mandorle

Mi dica Signore, se almeno lei lo può,

da quanto tempo il tempo

è qui che ci attende

che forse si sia stancato di chiedersi tempo

ed io e lei anche, ancora non lo sappiamo

e confidiamo che invece misericordioso il tempo

ci dia modo di avere ancora almeno

un anno ti tempo tutto intero per noi.
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bellissima invocazione intrinsa di sentimenti puri......domande che vanno aldilà della realtà insieme alla speranza....bella, bella davvero, mi piace. Però è strano quel tuo modo di vedere il Signore con quel "mi dica", è farlo intimo che ci dà più forza.

un abbraccio
Sulphur

il 23/10/2004 alle 16:09

bella e dannatamente vera
complimenti per la poesia
e buona fortuna
per questo anno di speranza d'amore

un bacio
Kat

il 23/10/2004 alle 17:28

E' bellissima la tua poesia , una preghiera al "supervisore" che con dovuta distanza tu dai del "lei" consapevole dell'essere "dominante"...in un contesto e circostanze dove, le volontà, devono sottomettersi al "divieto, all'imponderabile"..
Invocazione pura intesa a raggiungere quel sogno che (se non ho frainteso tutto) vi auguro pieno di giorni luminosi....
Un abbraccio
marcella

il 23/10/2004 alle 17:48

Ti ringrazio Lenka, per l'apprezzamento, la tristezza è un moto dell'anima e il tempo invece viene, sempre.
Ciao
Zordoz

il 27/10/2004 alle 08:33

Il tempo che si misura si apetta si ricorda, ma quando lo si stà vivendo è tutto li racchiuso in quel palmo di attimi frazioni di emozioni esplosioni di istanti eterni per tutto lo scorrere di un sospiro, che è già passato qundo lo percepisci, un anno di attimi così poteebbe bastare, forse non so...
Grazie, anche per il bacio.
Sergio

il 27/10/2004 alle 08:38

Ti ringrazio per l'apprezzamento, mentre pensavo quei versi l'interlocutore che mi ponevo non mi era chiaro chi o cosa fosse, forse un pò più terreno e distaccato di come poi è stato percepito.
Grazie
Sergio

il 27/10/2004 alle 08:42

Anno di attimi d'amore che, uno tutto intero d'amore, non me lo danno ancora.
Ciao
Sergio

il 27/10/2004 alle 08:56

Il sottomettersi al divieto, all'imponderabile, all'impossibile, domandandos però l'essenza la consitenza i fondamenti.
Nulla Marcella si fraintende leggendo versi grato per il tuo commento..
Ciao
Sergio

il 27/10/2004 alle 09:01