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Pubblicata il 21/02/2002
Sono mani che hanno vent'anni
Si alzano per difendersi
Si alzano per colpire

Colpiscono chi è senza volto
C'è tanta rabbia
Per quel sangue che scende
Per quel bianco che diventa rosso

Si fermano quando i caschi scoprono visi uguali
Hanno gli stessi sogni negli occhi
Le stesse lacrime

Si alzano le mani
Si abbracciano
E ognuno prende un pò del sangue dell'altro

Stupidi!
Quanto siete ciechi

Li avete messi contro
Sono il domani
Quando capiranno saranno una cosa sola
E voi tornerete soli
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Ciao,

e' molto bella la tua poesia! Ci fa ricordare che siamo tutti uguali, nonostante gli schieramenti opposti.
Il mio uomo e' un poliziotto che e' stato al G8 e ha rischiato la vita, purtroppo molte persone non capiscono queste cose e giudicano senza sapere tutta la verita'.
Speriamo in un futuro meno violento per tutti.

il 22/02/2002 alle 14:55

Grazie per esserti fermata a leggere la mia poesia...
Hai perfettamente capito cosa volevo dire.
Tutti siamo uguali e tutti amiamo la libertà ,
anche se non sempre si agisce correttamente spinti dalle emozioni...
Ciao da poeta...
Visita il mio sito web WWW.UNGAROROCCO.COM
...e fammi sapere cosa ne pensi...Ciao

il 22/02/2002 alle 22:01

Ciao , grazie di esserti fermato a leggere la mia poesia...
Comunque volevo solo dirti che essere moralmente ciechi è molto peggio che essere bastardi...
Visita il mio sito web WWW.UNGAROROCCO.COM , dove
troverai una sezione di poesie dedicata al tema No GLOBAL...Fammi sapere cosa ne pensi...
Ciao...

il 22/02/2002 alle 22:10