PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 20/10/2004
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Sopiti aneliti di Geometria
della Grande Equazione

::::> (D'io sono Dio)

affondano radici mobili
nel tormentato groviglio
dei sentieri dell'esistere,
nell'anima sepolte e vive,

::::> (ma chi sono, io?)

fra gli argenti e gli ori
dei sogni più belli,
fra le catene di lacrime
e battiti d'asincrono dolore

::::> (nell'Eco di me stesso)

rivoltano stagioni perdute
succhiando future clessidre
nel vestito di foglie rosse,
tentano la fuga invano
dalla coltre di neve bianca

::::> (in solitaria vibrazione)
::::> (di cristallo fragile)

dov'è ardua una risposta.
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Molto bella e arduo il commento... mi piace molto la doppia lettura che si può fare leggendo solo i fra parentesi...
Un caro saluto e ti leggo sempre con molto piacere
MR

il 20/10/2004 alle 19:21

Grazie Maria Rosa, sono contento che ti sia piaciuta e di sapere che mi leggi...
Un carissimo saluto!
Axel

il 20/10/2004 alle 19:42

Io credo che non ci sia dato sapere chi si e' con esattezza fino a prima della morte e con maggior sicurezza dopo... non basta una vita per conoscersi a fondo...
ma la nostra essenza non puo' che essere la vita stessa...
Ardua la risposta!! Questo e' certo!!
Un salutone.

il 21/10/2004 alle 09:19