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Pubblicata il 18/10/2004


Un gemito ancora
in quel letto nell'ombra
dove un corpo straziato
non conosce respiro
e la morte invocata
non concede la grazia
in quell'inferno
che detta soltanto
le pene

s'è arreso
il camice bianco
la testa ha chinato
la stanza ora lascia
senza parlare
sconfitto
ha reso le armi
posate alla terra
in disfatta totale

resto al buio
il viso alle mani
come a spegnere il cielo
e una preghiera alle labbra
prova ad uscire

" o Dio
se esisti...
Ma solo un nome ho sentito
che poca aria
serve a chiamare
Ma il dolore conosci ?
O nulla t'importa
di chi soffre
e poi muore...

O Dio
se esisti....

Solo un gemito sale
in quel letto nell'ombra
dove preghiera
non placa il dolore
e indifferente
si spegne
la sola speranza

come in silenzio
è svanita
la luce
del sole.



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un pezzo della mia vita che si concludeva quasi quattro anni fa.
Buona giorna Lenka
L.

il 18/10/2004 alle 07:59

non essere triste, amico, sennò giu dal tetto ti ci butto io...

:-))
Luna

il 18/10/2004 alle 11:15

decisamente un periodaccio per noi due..

ti abbraccio stretto stretto

pat.

il 18/10/2004 alle 11:57

Buona giornata anche a te.

il 18/10/2004 alle 14:00

...ormai è tardi, ho finito....
Dovevi essere più tempestiva

L.

il 18/10/2004 alle 14:05

No, è solo una poesia riscritta di cui ho conservato il titolo.
La prima versione l'ho pubblicata da voi nel luglio ( credo ) del 2002, ed è stata la mia prima poesia letta in un teatro.

Un bacio
L.

il 18/10/2004 alle 14:11

Caro Luigi
è molto comovente
questi tuoi versi!
un saluto, :-)))
Dina

il 18/10/2004 alle 15:51

...un bacio Dina

L.

il 18/10/2004 alle 21:35