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Pubblicata il 15/10/2004



Silenzioso il passo
come ombra sei giunta
sul viso un nero velo
mentre tesa
è la tua mano.
Ora ti vedo
dolce Signora
come son tristi gli occhi
e pallida la tua pelle
di color della luna.
La tua mano
ora sfiora la mia
un sorriso mi fai
sereno
come la sera.

Unita la tua mano
alla mia
signora Morte
un ultimo favore
ti chiedo
dammi un istante
per guardare il cielo
là dove l'orizzonte
s'è confuso
nella calda luce
del tramonto

L'ultimo sguardo
ti prego
per portare
il cuore mio
lontano.


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Lenka, coraggio di che ?
E' una delle mie prime poesie che ho riscritto più della metà
L'ultimo giorno di vita della donna con cui ho diviso vent'anni. Non ha avuto paura di morire, perchè le 12 metastasi le davano dolori atroci e le brevi notti mettevano più paura della lunga notte senza risveglio.
In questi casi la Morte è buona amica.

Ciao
L.

il 15/10/2004 alle 14:08

chiami la morte "dolce signora".
anch'io c'è stato un momento
che l'ho implorata di portarselo via....
soffriva troppo.

meno male che non mi ha sentita.

ti bacio mio caro
e buon week end.
baciottino
pattina

il 15/10/2004 alle 17:10

Mi piacerebbe, quando arriverà quel momento, poter avere la serena e virile dignità che esprimi in questa stupenda poesia.
Un salutone a te e complimenti
Michele

il 15/10/2004 alle 17:26

...non è un'esorcismo, ma un narrare sereno
Quando la vita non da che sofferenza, l'accogli volentieri.
Naturalmente ho parlato per terza persona

dolce notte

L.

il 16/10/2004 alle 01:18

...speriamo tutti che sia dolce morte
Che prenda la mano in silenzio
mentre lo sguardo si perde lontano...

Ciao Michele

L.

il 16/10/2004 alle 01:20

Chi può desiderar la morte ?
Chi in vita ha perso stimoli

il 16/10/2004 alle 01:23

...forse ti ha sentita, ma...
non era il tempo

Bacio
L.

il 16/10/2004 alle 01:25