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Utente eliminato
Pubblicata il 14/10/2004
Disse il poeta allo scrittore
ti voglio sfidare a singolar tenzone.
Tu che nella prosa sei audace
guarda a me che nei versi son pugnace.
Rispose lo scrittore esterrefatto:
io ho scritto sempre con tatto
gareggiando con la natura perfino nell'olfatto,
come puoi dire amenita' del genere
tu che discetti solo di Venere.
Io almeno discuto di filosofia,
di geografia,di antropologia,
ma tu dell'Amor,venale malattia,
ne fai ragion di vita.
Il poeta calmo e mansueto
cosi' rispose al quesito desueto:
finche' respiro avro',sempre Amor cantero',
perche' a si' bello e strano sentimento
io faro' comunque riferimento.
E ti ricordo mio caro pensatore,
che dell'amor dei tuoi genitori
tu sei nato e diventato prosatore.
Ecco perche' Amore vo' cantando,
anche se qualcuno si sta gia' stufando,
dimentico altresi'
che le origini vengono proprio da li'.
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