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Pubblicata il 14/10/2004
Come fa male, sentirsi dire la verità, che brucia dentro, più del sole d’estate, il sangue si gela come un torrente in inverno, il respiro si taglia come una lama calda che scioglie il burro.
Come fa male, stringere i denti per sopprimere il dolore, che lentamente ti logora e ti forgia, battendo come il martello che colpisce e schiaccia il ferro ancora rovente sull’incudine. Come fa male, accettare, e perdere le persone care, fa male quando cadi e ti sbucci un ginocchio, mentre vedi il sangue che cola, e la carne viva, e ti contorci come la coda tagliata di una lucertola.
Come fa male essere tristi e soli, come l’ultima foglia di un albero in autunno, spoglio che ondeggia al vento freddo, prima di staccarsi, e cadere per giacere morta al suolo.
Come fa male, la morte interiore, suonata stridula da un violino scordato, melodia confusa e acida. Come fa male, amare davvero qualcuno, sbirciando dal muro del cuore con occhi vispi e smarriti.
Come fa male, sentirsi pesce fuori dall’acqua che si dimena perché non riesce a respirare, e lentamente rallentare, e con sguardo languido cessare di vivere.
Come fa male, veder piangere una donna, e come fa male vedere un uomo che piange, come un bambino alla quale e caduto il primo dente, e poi pulirsi gli occhi con il fazzoletto sporco.
Come fa male, quando la persona che ami non ti capisce. Come fa male, ritornare dopo essersi perduto. Come fa male amare, amare davvero, per essere apparentemente felice e morire dal dolore.
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grazie ancora parole spercate per una pesia scritta col cuore in un momento di paranoia grazie ancora elf.

Fc.

il 15/10/2004 alle 11:52