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Utente eliminato
Pubblicata il 14/10/2004





Oh, contadino rude
chino a coltivare il suolo!
Con le tue braccia ignude
menavi il tuo mazzuolo.

Poi la mano tua saliva
là dove Clito ride
e il solco infine apriva
l'aratro che divide.


In questi versi suggestivi, l'antica poetessa Clito esprime l'amore per la propria terra.
Nella prima strofa essa contempla con godimento la lieta fatica del contadino, chino alle prese con il proprio mazzuolo. E in uno slancio poetico, essa si avvicina a lui idealmente.
Nella seconda strofa, alla dura realtà dello strumento si contrappone la tenerezza di Clito. Le mani del rude contadino indugiano proprio laddove Clito ride e canta, finché con un deciso slancio d'amore patriottico egli affonda il duro aratro nel solco.
(Si suppone che il contadino stia lavorando su un solco di proprietà della stessa Clito, altrimenti non si capirebbe il contesto e neanche così tanto entusiasmo della poetessa).
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Sono un po' monotematiche! Però "spataccano". Intelligenti e mai volgari.
Ciao
Ivan

il 14/10/2004 alle 14:51

bella davvero, molto erotica ma con un tono implicito bella bella bella bella, bravo ah aspetto la passerotta ci conto ciao elf.

Fc.

il 14/10/2004 alle 15:15

Ciao caro..non posso fare altro che dirti :grazie delle belle lezioni di poesia che ci stai dando facendoci leggere questi antichi componimenti arricchiti dal tuo sentito commento..
Baciii..Any

il 14/10/2004 alle 15:41

Al tempo di tua Clito
la' nella terra agra
un bel mazzolo ardito
sputava sul Viagra.

Cosi'che Clito-ride
ride fin allo spasmo
e l'arator la vide
raggiungere l'orgasmo!

il 14/10/2004 alle 18:31