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(elegia di un attimo morto)
MA DOMANI …
I colori ritorti su se stessi
assimilano schegge di luce
e di un’idea morta che
come novella Athena
incorpora frammenti
di una realtà fugace
svezzata nell’Ade.
Patetica
nel metodico pathos
di un’abitudine ancestrale
di lucumoni di Thalos
che furono satrapi e schiavi.
Lì
nel rivivere di sfolgoranti
spasimi d’amore e d’odio
di un pluvio manicheismo
che solo nella caduta
[di titanica speranza]
sfogo ottiene nel naos
di una psiche eterea
- fortunata o incompiuta? -
che in faglia pietrosa
incide il divenire noumenico
dell’oggi.
Ma domani … un’ultima Thule!
yama