Nella nebbia mi faccio avanti
tra rovi, rami e cespugli
in una foresta che susurra
il mio nome.
La luna dissipa il buio
nelle ombre danzanti
che richiedono piano
la mia vita.
Mi osservano civette e gufi
aspettando che mi perda
per avvertire il maestro
del mio sangue.
Passo per un lago dove mille
volti eterei mi chiamano
ad attraverare le acque con loro
per la mia eternità.
Sento i rami che cantano un inno
mentre galleggio nella melma
che risucchia lenta
la mia anima.