In una fiammata di ricordi
balenano
da quella curva
occhiali spessi
come fondi di bottiglia
e sinuosa la strada
avvolge il mondo
con il suo mantello
verde di primavera.
Sui bordi
solo emozioni
risate e stupore.
Dilatato il tempo
tutto si congela.
Una macchia rossa
meteora tonante
in un turbine d’aria
sfiora il muretto di pietra.
Ora la saetta si raddrizza
e piega
giù verso l’asfalto.
E’un concerto
un fragore cardiaco.
Dai bordi si respira il fumo
dell’olio ricinato e della gomma
gli occhi non credono
ma, le leggi del mondo
sono state violate.