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Utente eliminato
Pubblicata il 08/10/2004
Sotto il peso dei decenni
sprofondi sulla tua poltrona,
come le radici delle vecchie querce
che affondano sempre più nella terra.
Mi ricevi con la tua voce,
bassa ed emozionata,
mi stringi con le tue mani tremanti
e gli occhi che s'inumidiscono.
Appari cosi fragile e indifeso,
eppur con i tuoi anni e la tua sapienza
assomigli a quella vecchia quercia
che con i suoi grandi rami
accoglie e da rifugio sicuro
a tanti passeri smarriti.
Ed io per un ora mi perdo
nei sussurri delle tue ombrose fronde
trovo l'oasi che da riposo e disseta l'anima
persa nel dorato deserto della vita.



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... mi hai ricordato un giardino dove amavo passare le mie ore.
Belle immagini.

K.

il 08/10/2004 alle 11:35