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Pubblicata il 08/10/2004


Se ti osservo è per capire
dove viene la tua onda,
forse viene da lontano
dal passaggio di correnti,
forse dal tuo non sapere
se bagnare devi ora
la spiaggia che tu vedi.
Quegli scogli dentro l'acqua
ora accolgono i tuoi flussi
e rimangono là fermi
anche quando li sommergi
o li tormenti.
Se ti osservo è per sapere
cosa sono le maree
e perchè oggi sei calmo
e domani sei tempesta.
Sulle acque tue lontane
vola sempre il mio gabbiano
e con animo ferito
ti domanda ogni tanto
se ricordi delle navi
che solcavano il tuo manto.
Se ti guardo è per capire
dove va quell'orizzonte
che divide alla distanza
il confine tuo col cielo.
Se ti guardo è per sapere
come faccio ad afferrarti
se ogni volta che mi sposto
verso il punto dove
incontri il nostro cielo
mi allontani l'orizzonte
verso un palmo più lontano.
Se sei mare coi tuoi mondi
io ti guardo
e ti osservo per capire
dove viene la tua onda
rimestio tra le maree
che armonia al cuore infonde.




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