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Utente eliminato
Pubblicata il 05/10/2004
...
prese una matita rossa,
la fece roteare due volte
stringendola tra l'indice e il pollice
gialli di fumo,
poi guardò lo specchio
con gli occhi
di chi sente il peso inutile
della carne,
e nient'altro,
sfilò da un cassetto una lama grigia,
avvicinò il polso sinistro
molle e finto,
come di cera,

e affondando la lama
si sorrise per l'ultima volta
qualcosa
d'orribile
...

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E il polso come una matita e la carne come legno: è un' altra tua grande poesia.
Complimenti a te e un saluto.
Michele

il 06/10/2004 alle 17:04