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Pubblicata il 04/10/2004
Nera,
scura,
è forse così la mia anima?
Cosa vedono
gli altri guardandomi
se non
una scatola cinese
chiusa dentro un riccio?
Cammino
Per un paese desolato
Sempre uguale,
Sferzato dal vento
Dalla confusione,
Non cerco di uscire
Mi spaventa
Quello che c’è fuori;
Qui c’è calore….
Ma solitudine
Una solitudine immensa.
Scorgo qualcosa
Nel vento,
Tra le spirali di sabbia,
Un albero?
No, un cartello.
Mi avvicno
Stupita
Osservo l’oggetto
Familiare e sconosciuto.
Si diramano due strade
Portano fuori
Alla libertà,
Mi siedo
Guardo….
Piango…..
Non posso cambiare
Solo seguitar a camminare
Senza speranza né illusione
Di poter vedere forse
Un giorno un futuro migliore….
….non posso cambiare….

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Oltre al fatto che sia davvero bellissima, questa poesia mi ricorda molto un ragazzino, che non apriva il suo cuore per paura di essere feritodagli altri, ma così era lui a ferire gli altri, così decise di fuggire dai suoi problemi, ma scoprì che anche fuggendo si soffre.... è vero che non si può cambiare se stessi, ma è possibile comprendersi un pochino meglio, così da non dover per forza apparire come una scatola cinese chiusa in un riccio...
Un saluto. antonio

il 04/10/2004 alle 16:10

anche io cel'ho così: una scatola cinese dentro un riccio, anzi la mia scatola è russa sai le matriosche? ne ho centinaia una nell'altra insomma...
a parte gli scherzi , di ci cose Terrificanti
senza speranza...
l'illusioneva mantenuta assolutamente...

il 04/10/2004 alle 16:12

signora delle scatole
di mandorla gli occhi
e vaniglia il profumo
racchiudi polvere
polvere e tristezza
ma ancora si intravede
dietro al velo un volto caldo
ciotole di lacrime
di raggiungibile portata
stracci di seta
e garze innocenti
mescolo e detergo un trucco stinto
e lentamente bruci
cartone colorato
scopro e carezzo
e lascio consumare
legno intarsiato
bacio e respiro per te
mentre si dilegua
lino ben teso
scavo e strappo
e le mie spalle scorgono
un tesoro avvolto in un fazzoletto verde
dall'amore scartato
ora ritrova la forza
di volar via
la terra ruota
scomparendo nel cielo
inutile richiudere una sofferenza
che non ci si addice

a presto
P.

il 04/10/2004 alle 16:17

signora delle scatole
di mandorla gli occhi
e vaniglia il profumo
racchiudi polvere
polvere e tristezza
ma ancora si intravede
dietro al velo un volto caldo
ciotole di lacrime
di raggiungibile portata
stracci di seta
e garze innocenti
mescolo e detergo un trucco stinto
e lentamente bruci
cartone colorato
scopro e carezzo
e lascio consumare
legno intarsiato
bacio e respiro per te
mentre si dilegua
lino ben teso
scavo e strappo
e le mie spalle scorgono
un tesoro avvolto in un fazzoletto verde
dall'amore scartato
ora ritrova la forza
di volar via
la terra ruota
scomparendo nel cielo
inutile richiudere una sofferenza
che non ci si addice

a presto
P.

il 04/10/2004 alle 16:17

non posso cambiare???si può cambiare ragazza mia
anche a costo di soluzioni estreme.....
a parte questo la tua poesia è molto piena di immagini suggestive..molto molto belle...amo chi sa trasporre parole in versi ciao

il 04/10/2004 alle 21:18