Entrato nel covo dello stregone,
osservo
e subito la mente si disperde
tra grimori e pozioni,
tra i colori del fuoco,
alernati.
Gli ingredienti morti
si disfanno e mi parlano,
gli occhi mi osservano,
affamati.
Le ombre sui muri saltano
perforando la mente,
e fermi gli orologi
ipnotizzano.
Ogni rumore è una minaccia,
ogni oggeto un' illusione
ogni sfera di cristallo
un incubo.
Tento la fuga
ma sono incatenato
dall aria putrefatta,
paralizzato.
Il buio dello studio incantato
mi mostra un presagio sul muro,
bollito vivo nella preparazione
di un veleno.