PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 30/09/2004
Sopra i solchi
della morbida terra
sotto il cielo arruffato
cammino in Pace.....
ecco..........
sentire la Vita
vicina, aderente,
oltre il dubbio
di come viverla!
E non mi convinco di credere
basta conoscere
quello che ho
nonostante le non molte speranze
rispetto alle illusioni
perchè in mezzo
non perdono mai.
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bellissimo stato d'animo il tuo.. la serenità ..
essere felici di quello che si ha ed apprezzarlo...
complimenti.. e complimenti anche per la poesia..
un saluto.. antonia

il 30/09/2004 alle 10:12

grazie Antonia per il tuo bel commento....


ciao
Sulphur

il 30/09/2004 alle 12:40

L'ho letta, è bella e la trovo in contrasto con la tua " L'Essere", deduco che probabilmente non so interpretare le tue poesie. Son passata a vedere se tu avessi risposto al mio commento, pensando che in questo modo avrei capito meglio...e questa tua sembra avermi risposto.
Se mi sono permessa...è solo perché interpreto questo modo "poetico" di scrivere una occasione di scambio e confronto fra gli esseri...,se non è il caso.., mi scuso tanto , ti pregherei di credere , però, alla mia piu' completa buona fede.
un caro saluto
marcella

il 30/09/2004 alle 14:34

Innanzitutto scusami tu Marcella che non ho risposto al tuo commento alla precedente poesia, è che richiedeva più riflessione e il tempo purtroppo non l'ho avuto.
Lo faccio qui. Entrambe le due poesie sono di due "vissuti" completamente diversi, la prima è legata ad un rapporto con una "Entità" particolarmente penetrante(della quale non vorrei dirti di più se no innesco tutta una serie di spiegazioni e di interpretazioni che esulano dallo scopo di questa meravigliosa casa della poesia), Entità che ha due poli di manifestazioni una nella realtà ed una nell'interiorità. L'ultima invece è frutto di una passeggiata tra gli alberi, la compenetrazione della mia vita a quella che ho intorno. Se tu chiami il mio contrasto l'essere ottimista o pessimista, credo che il problema sia un po' diverso, io mi limito ad osservare ed osservarmi,e SEMPRE qualcosa di molto antico mi ritorna nelle mie osservazioni, non so cosa sia, nè so interpretarlo, qualche volta mi far star bene, qualche volta è spietato, qualche volta è questo "antico" che mi estranea dal presente.....io lo assimilo ad un FUOCO che mi brucia addolorandomi e nello stesso tempo mi purifica. Forse sono stato ancora più tenebroso, capisco di essere di un superficiale spaventoso, ma non posso fare di più e per questo ti chiedo scusa.

ciao
Sulphur

il 30/09/2004 alle 15:34