Nella calma dal buio donata
lascio scorrere il ricordo
di un'isola dal fuoco incantata
che aveva di gemme il porto,
aveva giganti e nani
tra i suoi strani abitanti,
volavano nel cielo i cani
correvano verdi elefanti.
Gli umani erano solo teste
su corpi di serpenti
e e venivano date feste
dove felici e contenti
danzavano i corvi bianchi
ma poi arrivò la gente
dei due piedi e con pianti
della terra impotente
spensero per sempre
la fiamma che alimentava
dell'isola il sacro ventre
e tutto nel mare sprofondava.