Cinque anni sono passati, e non c’è ne siamo accorti, ricordi, e nel frattempo dimentichi. Leggi della mia vita, degli ultimi cinque anni, come passa il tempo, perdersi per poi ritrovarsi, ritrovarsi per poi ri-perdersi.
Cinque anni per capire, per trovare cosa? Non capisco.
Guarda, fuori piove, ma anche dentro il tempo non è miglior, ho pianto molto, ho pianto anche per te. Cinque anni dovevano passare, per poterti dire un concetto, tre parole che suonano strane, che pungono e sembrano amare al sapore di nostalgia.
Cinque anni che passano in una serata di pioggia, quando in realtà vorresti il sole. Cinque anni sono passati, in poche ore, cinque anni per capire chi ero, per capire chi sono.
Ti riconosco a pena, mi riconosco poco, accanto a te vedo solo te. Perché non mi credi?
Non provo amore, ma ti amo da morire, in tre parole mi rifugio dal male che ti ho fatto, dal male che mi hai fatto, tre parole per cinque anni d’assenza, per cosa?
Cinque anni per dirti tre parole. Cinque minuti ancora e poi andrai via, a dormire spero col sorriso. Cinque anni, passati male cinque anni per capire chi siamo, cinque anni solo per dirti, ti voglio bene.


Dedicata a Maria Fiorelli