Piove
Sui venti di guerre vicine o invece dimenticate
Piove
Sulla lattina made in Usa calciata violenta lontano
Piove
Sui sogni senza tempo e sui miseri giacigli dei clochard
Piove
Tra le macerie e le rovine dei bombardamenti
Piove
Nei vicoli intrisi di povertà, sudore e rabbia
Piove
Sui diversi colori della pelle dei fratelli immigrati
Piove
Sui diritti lesi e dignità offese
Piove
Sugli oppressi e gli sfruttati nel pianeta
Piove
Sul mare ingannevolmente impreziosito dal greggio
Piove
Sull'Olimpo degli Dei mendaci e portatori di valori incantanti
Piove
Sui bla bla bla degli sciacalli televisivi
Piove
Sulle infanzie barbaramente violentate
Piove
In questo e in altri tempi distratti e indifferenti
Piove
Sulla storia grondante di sangue
Piove
Sui versi in prosa lasciati marcire
Piove
Sulle lenti opache dei nostri occhiali da scrivani
Piove
Sul davanzale scivoloso dal quale osserviamo il mondo
Piove
Sulla ricerca delle libere espressioni del pensiero
Piove
Sulle repressioni e sugli ingabbiamenti dei nostri corpi
Piove
Sulle ali degli uccelli che non sanno più volare
Piovve
Sulle tue gote ormai scavate cara Ermione
Quando baciai oltre le tue labbra anche quella rima
Depositando ai tuoi piedi petali di parole
Antologicamente indimenticabili,
per i posteri oserei dir sublimi
che non servirono
né allora né ora
a far cessare
questa fastidiosa e interminabile pioggia