PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Utente eliminato
Pubblicata il 26/09/2004
Nocchiero,
la tua barca è ferma
solo per qualche tempo però
il tempo di riflettere
e sorridere all’affaticato viandante,
mi soffermo un attimo
da tempo le mie mani non riescono a guidare una vela
il tuo sguardo è un lento richiamo:
“ La vela è come un sogno del nostro cuore
tu pensi che sia da noi guidata
è invece lei a scuotere le braccia
e a segnare la rotta,
la vela ti sospinge nei sogni che credevi andati
non come il mare che può ingannare,
le sue onde, sai, trascinano ancor oggi
gli echi di uomini troppo spavaldi
non sempre è l’azzurro che splende,
la vela no
è come la mano di un’amica generosa
che ti ricorda il suo amore
e il gesto in una notte che non dimenticherai,
ti porta dove tu vorresti
e i luoghi sono tanti
sono quelli a cui mai approderesti
nello spazio determinato,
sono un po’ stanco
il tempo di riposarmi
e poi riprenderò,
credi che sia troppo vecchio?
e allora cosa sei tu
che hai creduto di fermare le ansie
e bloccare il soffio di quella canzone antica
che é il cuore in libertà?
Sali con me sulla barca,
le mura intorpidiscono la tua anima
e se ti guardi dentro scopri che
la vita non è nell’artificio dell’apparente
ma è proprio in quell’angolo profondo
che sa amare e parlare al di là dei suoni,
non sei solo?
invita la compagna del cuore
lei vuole andare via
per un tempo imprecisato
a percorrere insieme a te
una strada vecchia e nuova
forse dimenticata
forse mai intrapresa
forse una notte sognata,
amico, appressa i tuoi passi,
vedi, io sto già issando la vela.”

L’imbarcazione non è più ferma
il vecchio nocchiero ha ripreso il suo cammino,
all’orizzonte un solo puntino
é proprio lui ritto che sta a segnare col dito
la scia dell’infinito.

Ignis


  • Attualmente 0/5 meriti.
0,0/5 meriti (0 voti)