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Pubblicata il 25/09/2004
Profumo di rose, aria di montagna, è anche il mio sangue quello che scorre dentro di te!!
Due dita di paura, due dita per un’eternità.
Ricordi quel pianoforte che ora prende povere, con due dita sfioravi i tasti, la stesse dita con la quale fumi le sigarette della nostalgia. Due dita di follia per dimostrare cosa, due dita che sfiorano il tuo corpo, sul tuo viso, nei tuoi occhi tristezza incombe, niente è perfetto, basta con la carta invecchiata al caffè, lettere scritte di fretta, treni presi al volo, una persona che c’è adesso non l’hai più.
Lentamente scompaio nel buio, e senza domandare perché ti volti e mi lasci andare via. Come posso crederti?
L’illusione che tornerai, ormai l’ho persa. Con due dita avevamo promesso, sperato, spesso le guardo le muovo, rileggo mi perdo nella memoria, fin dove riesco ad arrivare. Alza la testa e guarda quante stelle, non le avevi mai notate?
Guardale bene perché non le puoi toccare, nemmeno con due dita.
Tremi, e non sai come sia potuto succedere, trionfi d’orgoglio ti allontanano da tutto, ricordati di ricordare, l’orgoglio ti rende cieca e ti allontana da chi ti ama.
Fratello mi chiamavi, ma non mi sento più tale, in due dita di wisky va via la voglia di te, con due dita mi tocco le labbra, ti mando un bacio, con due dita ti dico, ti voglio bene.

Dedicata a: Barbara Mari (Keil).
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