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Pubblicata il 24/09/2004
Accarezzata di sguardi
la vanità s'accresce
come onda che sale
in un mare che mai si ferma.
Eppure amo
di quel nulla che resta
il piacere sottile
di essere amata,
quadro dipinto
nei tuoi occhi rinati.
Parlami sempre
della vista che ammiri
dalla finestra di luce
da dove mi guardi.
Sono come mi vedi
sono come mi vuoi
un po' fata un po' strega
Circe riamata
o fragile donna.
Bella nei tuoi sogni
quando mi ritrai,
di più ancora
se è lecito dirlo
quando mi ami.

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Splendido autoritratto come sempre tinteggiato con maestria
BAci Umberto

il 24/09/2004 alle 11:13