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Pubblicata il 23/09/2004
Ho visto le tue mani di vetro
cogliere frammenti d’oblio
che ora tremano furibondi
nel cristallo della creazione.
Inutili nuvole coprono il sangue,
tempesta di grida e rimorsi,
tinto dal falso tramonto di morte
che mai sarà, più, alba.
Una luce immortalerà la mia vita,
potrò rivederla quando mi cercherò
nell’ombra del perduto amore,
nel fresco ondeggiare del passato.
Fioca è ormai la ragione
e futile ciò che non rappresenta,
se non follia divina,
nell’umana voracità che ci uccide,
divorando estenuanti pensieri
che nel bianco universo ci consolano,
abbandonandoci…
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