Mi distendo su un prato fiorito
a pensare al nulla che mi circonda
al demone nel cuore scolpito
alla speranza che nel ratio affonda.
Penso agli alberi mossi dal vento
che stanno per perdere le loro foglie
e per le braci nel petto non mi lamento
ne ai polmoni che ormai son pieni di scorie.
La mia assassinata coscienza si perde
vagando in un purgatorio senza fine
e attorno ad profano monte verte
dove orte di sangue son piene.
Tento di accarezzare il manto blu
sopra alla mia testa, pregando,
ma capisco che non è lassù
che lento sto andando.