Oh! la tua dolce ferita /sulla mia mano/aperta/e le tue crepe morbide/mi danno sangue/al cuore. Respira le tue acque allora la mia mano/ si muove piano/e teme. Confuse e scure e sacre/debordan le tue carni/tra le mie dita incerte/pressate dall'eterno/nel cantico traballo! Che soffice lamento! Che immenso e gran tormento quando ti sposterai.