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Pubblicata il 21/09/2004
Vedo, mi sveglio, sono in un posto, una città tutta illuminata, io non torno più a casa, resto fuori, che strana sensazione, non so, brividi di freddo mi percorrono la schiena, mentre cerchi di spiegare che ami qualcuno.
Lentamente ritornare alla quotidianità alle solite cose, nuove rime ti entrano in testa non riesci più a parlare, e a scrivere ciò che pensi. Ritornare lentamente in quel parco dove tanto hai amato, dove tanto hai perduto, una lucertolina tira fuori la testa al sole, due farfalle si corteggiano volando, danzando nell’aria, mescolando i loro colori, ho i brividi.
Guardo un fiore crescere e lentamente ritornare al suo splendore. Un cane corre libero inseguendo le papere impaurite, bevo acqua fresca, ma sono da solo.
Brividi di freddo, una sensazione diversa mi attraversa lo sguardo e mi confonde, aspetto e vedo lentamente ritornare la notte cavalli brucano su di un prato, mi avvicino e scappano via.
Ho i brividi a pensare a tutte le mie colpe, alla verità di avere amato davvero, lentamente ritornare agli anni passati con un amore perduto, ad un amore non corrisposto. Piccole immagini mi saltano agli occhi, un gelato caduto ad un bambino che si scioglie al sole, una piuma al vento.
Nel mio cuore c’è ancora tanto posto, vorresti occuparne un po’ anche tu?
Mentre cresco a fatica lentamente ritorno bambino, a quando ho percepito la luce che mi ha fatto male agli occhi, facendomi vedere i colori armoniosi della vita, una relazione di odio tra anima e cuore, mediata da una mente, forse malata, forse troppo giusta per essere capita.
Mi accorgo di me, ho paura, mi vengono brividi di freddo, e lentamente ritornare a scrivere, ritornare all’essenza.
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