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Pubblicata il 21/09/2004
Se ci sei
Dio burattinaio
che manovri i fili
della semina dei desideri
che tentano i pensieri
che recitano ingenui inganni
per pseudo Madonne
che fanno sognare un seno caldo
un grembo su cui adagiare gli affanni

Ti prego
regista che illudi la semina
dei dolori che non si possono togliere
avverti ogni germoglio
che a volte la stessa acqua si brucia
alle violenze del sole

E le stesse mani che portano
al sacrificio i fiori più belli
come lasciapassare per annidarsi
nella corteccia del mistero di ogni donna
domani faranno da diga per arginare
il sangue delle ferite del cuore
o solamente da grata
per intravedere una bellezza svanita
che importunava i sogni superstiti

Se ci sei
a ogni vita prototipa
fagli vedere il film del mondo
e chiedigli se ne accetta le regole

Se ci sei
fai sembrare quel grembo
un'arida terra da arare con le fatiche
e non un divertimento
che lascia i frutti all'incuria
tanto sono costati una gioia
di cinque minuti
per una memoria...svanita....
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Dal volume:Normalità incondivisibili tra maschere clonate
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