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Pubblicata il 20/09/2004
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Scala a chiocciola senza fine
si avvita in abissi del nulla,
digrado veloce nell'incubo,
nel morir veloci le stelle.

Al muro corvo inchiodato,
in un fascio di rose di rovo
mozza la coda, occhi di brace,
si muta in alieno fantasma,
teschio di luce cangiante,
precipita il cielo,
l'acqua si monta,
stinge l'universo
nel buio infrarosso.
Non c'è scampo alla notte...

Il tamburo impazzito
è il cuore che scoppia.
Troppo lontana, l'alba...

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E' intensa, come l'intensamente vissuto di una notte in subbuglio. Anche un'alba lunare rischiara l'orizzonte.

Ti ritrovo nelle tue immagini molto particolari e suggestive,

un saluto,

S.

il 20/09/2004 alle 16:59

Grazie per le tue parole, sempre significative e rilevatrici di un'attenta e partecipata lettura.
Un caro saluto
Axel

il 20/09/2004 alle 21:29

Influenzato da Vinicio?un pò troppo forse...però ci sta,tutto sommato è un'incubo riuscito
ciao
Ale

il 20/09/2004 alle 21:31

Mi spiace, non conosco Vinicio, forse tu ne sei stato influenzato nel giudizio. I miei riferimenti sono piuttosto Ossianici...
Grazie del commento, comunque
Ciao
Axel

il 20/09/2004 alle 22:07

Grazie Carissima!
Un bacio a te!
Axel

il 20/09/2004 alle 22:09

Vero????Scusa allora...assurdo,ci sono dei riferimenti a frasi e atmosfere che sono identici...allora bravissimoooooooooo!!!!

il 20/09/2004 alle 23:50

In verità posso dirti che non ho fatto altro che riprodurre un incubo che ho avuto la notte scorsa...
Ciao!
Axel

il 21/09/2004 alle 09:21