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Pubblicata il 19/09/2004
Respira tra le mie labbra amare,
è strano ingannarti ora, con gli occhi,
sussurrarti l’eternità del mio amore
tra le candele che evaporano nell’ombra.
Tendi le mani a questa luna spenta,
la ribellione dei giardini in fiore,
sulla tua pelle corrosa d’inverno,
sarà esilio e solitudine per i miei pensieri.
Si poggiano sul tuo corpo distante
le carezze che non so trattenere,
ma dovrei saperti dire che non ho paura
di perdere i tuoi occhi nel sole.
Vorrei abbandonarmi in una lacrima,
assaporare il dolore per il risveglio
da un sogno che le stelle hanno custodito
nella mia mente, dispersa in un frammento
dell’universo, vuota di te.
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