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Pubblicata il 19/09/2004
L'ultima vestigia

di un mare lontano

scompare all'orizzonte

in un sospiro di vento.

La nave si allontana,

solcando lievemente

le acque calme,

spruzzi bagnano il legno,

venti profumati

gonfiano le vele

bianche.

Scompare la terra

all'orizzonte,

indefinite,

appaiono

le cose tanto amate,

nulla è rimasto,

patria mia,

divagano i miei pensieri

seguendo il corso

delle nuvole in cielo:

rivedrò mai

il suolo natio?

Capelli corvini

scompigliati dal vento,

porta profumi familiari,

sentimenti di dolce fiele,

ultima vestigia

di un mondo che si allontana....
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Roamantica, malinconica, e con reminiscenze foscoliane. Brava nel finale, per il senso di infinita tristezza per i cambiamenti del mondo, per qualche cosa che passa, ma resta nell'anima.

il 19/09/2004 alle 22:18