Ben dipinto questo svanire della realtà del sogno come una bolla nel ridestarsi alla vita ove percepisci in modo estraneo ogni sensazione che ritorna al tuo cosciente dal sub-c.
Mi vien foglia di tornare a sognare.
Ciao
Axel
Ciao Dario,
il pezzo che mi è piaciuto di più è
Avvio per gli stormi,
coscienza mia dormi;
già perle rosate,
lontane campane
discendon come vie dimenticate
Complimenti
Antonio.
Hai espresso proprio bene le sensazioni del risveglio, la resistenza a cominciare, l'invito stuzzicante del mondo che si sveglia.
Così è nel passaggio dal sonno alla veglia nel senso più ampio possibile.
Complimenti.
Terry.
Ammetto che sono partito da una visione dolce del risveglio, ma che si trasformava in una magìa spiacevole perchè il sogno era preferibile, il battello era quello del sogno chiuso in una bolla e la realtà invece è la nebbia, il tradimento, la confusione. Cosa scegliere? Non saprei neanch'io onestamente, vorrei entrambe le cose ad accompagnarmi come da sempre accade. L'ossessione delle campane è un ambiguo richiamo, infatti, qui.
Grazie Axel, anche per la lunga e faticosa risposta chiarificatrice alla mia curiosità su Walkyrie. A presto
Dario
Non ho, come avrei voluto in un primo momento, usato onomatopee, mi sono soffermato sul ritmo cadenzato e lento del senario, quasi ossessivo, e sul tentativo, sempre ricondotto al solo ritmo, di riprodurre la lenta accelerazione delle azioni al mattino inserendo l'endecasillabo. Sei gentilissimo
Ti ringrazio
A presto. Ti ho lasciato un minuscolo commento a Per Lisa, forse l'hai già visto...
Dario
Mi succede spesso una cosa: ho la tendenza a usare spesso la prima persona nella poesia(anche se non qui) magari, però scrivo cose che trascendono la mia esperienza personale, generalizzandola, universalizzandola il più possibile. Alcune persone che mi hanno letto "dal vivo", mi hanno chiesto se quello che scrivessi fosse frutto di qualcosa di vissuto e spersonalizzato per nascondere il mio coinvolgimento. Forse questo componimento è uno degli esempi più lampanti di come questo non sia vero....
Ad ogni modo, grazie, non credo, di meritarmi questi complimenti, tu sei molto brava.
Ciao
Dario
Non avevo ancora letto il commento a PER LISA, grazie. Se vuoi puoi leggere la piccola risposta che ti ho lasciato
Ciao ancora
Antonio.
Ciao Dario,
bellissimo questo risveglio. E' quello che ciascuno di noi vorrebbe avere. I motivi ci sono tutti e tutti ben centrati e calibrati nella giusta misura.
Con un po' di sforzo in più avresti potuto fare una poesia perfetta anche sotto il profilo metrico: eri partito bene con senari intervallati da endecasillabi; solo nel finale hai rotto un po' il ritmo eppure una poesia completamente di senari ed endecasillabi era alla tua portata.
Bravissimo comunque
Floriano
Il suono delle campane, all'inizio qualcosa di magico ,poi qualcosa di ossessivo. Pur nella morbidezza in cui ho cercato di immergere chi leggeva(invano?) ho lasciato un che di sinistro, perchè tendo a rappresentare tutto con grande ambivalenza. Un ambivalenza che trova massima espressione in uno dei concetti a me più cari, che trovi in ORIGINE DI SIMMETRIA, poesia persa nel sito che puoi leggere se ti va.
A parte questo, grazie di cuore per i complimenti.
A presto Ester
Dario
Grazie Floriano, credo che queste splendide parole che hai siano troppo per me. Mi è scappato un novenario. Se non erro a qualcuno ho risp. che volevo rendere il ritmo un crescendo nell'ultima parte. Ho fatto pagare al verso il privilegio del concetto. La prossima volta che uso una metrica + rigorosa sarò più attento, prometto!
Arritrovarci qui
Dario