Come un albero
piegato,
morto,
su una dolina
arida,
battuta dal vento,
mai colpita
da un raggio di sole,
così io mi piego
sotto le raffiche
della paura,
sotto la pioggia
fatta di mille lacrime,
sotto un vento
di mille grida.
Si scuotono
i rami del salice,
oscillano nella buffera
ma non si spezzano;
resistono le montagne
alla furia del tempo;
ma io come un debole pioppo
soccombo,
con uno schianto
a terra
dimenticata,
coperta,
introvabile
per chi non vuole cercare.
Aspetto......
nessuno viene....
non c'è nessuno......