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Pubblicata il 18/09/2004
L'elenco dei fatti è consumato
addosso le colpe ai meno o ai più
(basta non siano normali felini)
e canto l'odioso rancore dall'alto
della mia torre di plumbea infedeltà

Vedo il mondo così com'è, nero
lo adoro per l'imperfezione eppure
non riesco a sentirlo come vorrei
carico di speranza oppure infuocato
come cuore che esplode in gioiosità

Forse sono uomo di disperazioni
oppure l'arguto occhio non coglie
essenze nuove e candidi messaggi
ma solo leggeri inumiditi putrefatti
raggelati negli angoli incostanti e tesi

Saprò perfezionare l'angolo di visuale
e scorgere il bianco dentro l'inumano nero
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